Il colore della birra
Introduzione
Questa pagina è stata messa nel menù di brewtheplanet anche se tratta l'argomento birra in modo colleterale. L'argomento vero di questa pagina è la spettrofotometria applicata alla birra. In queste pagine vi spiegheremo con che logica si costruisce uno spettrofotometro e vi illustreremo come costruirlo per misurare il colore della birra che produrrete in casa. Certo, ci sono modi più facili per determinare il colore della birra, come il confronto diretto con i colori campione, tuttavia questo modo vi da la possibilità di valutare anche minime variazioni di colore che intervengono cambiando di poco gli ingredienti o la qualità degli stessi durante gli esperimenti, per evidenziare una tendenza anche minima dalla variazione di colore. Se non avete dimestichezza con la fisica (ottica e spettroscopia) e l'elettronica smettete immediatamente di leggere questa pagina, perdereste tempo.
Premessa
Esistono molti modelli di spettrofotometro presenti sul mercato, tuttavia i costi sono molto alti, si tratta di strumenti di laboratorio che vengono usati in vari ambiti della fisica e della chimica. Il nostro obbiettivo è più modesto, ci occorre uno strumento affidabile per determinare con precisione il colore della birra. Ci accontentiamo di una precisione inferiore. Allo scopo, per non riscoprire la ruota partiremo da un hardware di largo utilizzo, il processore programmabile completo di tutti gli integrati di contorno che prende il nome di "Arduino".
Cos'è la spettrofotometria
Alcuni metodi per l’analisi di campioni di materiali biologici si basano sulla misura di composti colorati che si formano durante alcune reazioni chimiche che li coinvolgono e l’intensità di un determinato colore può essere usato come misura della concentrazione di una determinata sostanza nel campione in esame. La misura del colore per determinare l'indice di concentrazione di alcune sostanze è noto col termine di colorimetria e lo strumento usato per la misura relativa si chiama colorimetro. Si definisce spettrofotometria la tecnica che si basa sulla misura diretta dell’intensità di colore in termini di potere di assorbimento/riflessione della luce da parte di una data soluzione in alcune regioni specifiche dello spettro della luce. In altre parole, banalizzando, si illumina con luce bianca (quindi con una composizione spettrale tale da contenere tutti i colori) una soluzione di cui si vuole misurare il colore, poi si filtrano tramite filtri ottici alcuni colori la cui intensità vogliamo misurare e si inviano a dei sensori che ne rilevano l'intensità. Il tutto in relazione ad un liquido di riferimento di cui conosciamo le caratteristiche (come termine di paragone per tarare lo strumento).
Cos'è Arduino
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Nell'immagine a qui sopra una scheda "arduino uno".
Arduino è un framework open source che permette di creare in modo semplice e veloce complessi sistemi hardware - software con un minimo di conoscenza dell'elettronica e della programmazione dei microprocessori.
La parte hardware si basa su un circuito stampato che integra un microcontrollore con pin connessi alle porte I/O, un regolatore di tensione e un'interfaccia USB che permette la comunicazione con il computer. A questo hardware viene affiancato un ambiente di sviluppo integrato (IDE) multipiattaforma (per Linux, Apple Macintosh e Windows). Questo software permette anche ai novizi di scrivere programmi con un linguaggio semplice e intuitivo derivato da C e C++ chiamato Wiring, liberamente scaricabile e modificabile.
Questa piccola scheda (arduino uno) monta un processore ATmega328 ed è il cuore del nostro progetto.
Premessa
Questo progetto è stato sviluppato in collaborazione con i tecnici del sito audiovalvole.it, quindi è pubblicato anche su questo sito. E' un progetto che non aspira a rivaleggiare con spettrofotometri commerciali dal costo di migliaia di euro, ma nel nostro piccolo cercheremo di fare un buon lavoro. Ci siamo ispirati a lavori che sono di pubblico dominio, pubblicati su vari siti internet e possiamo affermare che quello che si trova in giro su internet è quasi sempre impreciso e frammentario, quasi sempre frutto di scopiazzamento fra siti, (abbiamo trovato lo stesso errore su tutti) quindi cercheremo di fare meglio.
Progetto dello spettrofotometro
Come prima cosa occorre un sensore adeguato da collegare ad arduino, quindi abbiamo scelto un sensore standard che è il TCS230 (Texas advanced optoelectronics solution). Si tratta di un sensore composto da una matrice di elementi fotosensibili, 64 esattamente di cui 16 con un filtro rosso 16 con un filtro verde e 16 con un filtro blu, più altri 16 non filtrati. Questo sensore all'uscita produce una frequenza che è funzione della luce che lo colpisce. E' possibile selezionare l'uscita legandola alla misura di uno dei 4 gruppi di sensori di cui sopra. Arduino seleziona il colore da misurare e legge la frequenza in uscita dal modulo TCS230. Il tutto grazie ad un programma che abbiamo sviluppato e caricato su arduino.
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Fissaggio del sensore ad una basetta millefori che servirà da supporto per fissare i componenti accessori che sono un trimmer per regolare il contrasto del display lcd alcune resistenze e alcuni condensatori di stabilizzazione dell'alimentazione.
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Collegamento di arduino con il sensore per la realizzazione di un prototipo per verificare i parametri di funzionamento e abbozzare un primo programma di test.
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Prove di funzionamento sul prototipo dello spettrofotometro.
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Considerazioni sulla luce che direttamente passa dai diodi led al sensore: occorre evitare questo in modo assoluto, noi abbiamo disaccoppiato i led dal sensore mediante un collarino di tubo nero (abbiamo usato un tubo di plastica ricavato da un pennarello esaurito). Il sensore è ora in fondo al centro dello spezzone di tubo e la possibilità che la luce dei led vi possa giungere è stata eliminata.
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Il prossimo passo è integrare un display lcd per poter usare lo strumento senza ricorrere al computer. La scelta del display cade su un modello a due righe 16 caratteri (compatibile con il driver Hitachi HD44780). Questo ha richiesto un certo numero di modifiche come ad esempio il montaggio di un trimmer per regolare il contrasto e di alcune resistenze per regolare la luminosità del display. Poi abbiamo ricablato tutti i fili saldandoli direttamente sul PCB di arduino in modo da eliminare una volta per tutte i falsi contatti. Nel dispay a sinistra si vedono le frequenze relative ai tre colori fondamentali (R=rosso,B=blu,V=verde) e al bianco (W). Nel display al centro la versione del software e il committente (parte introduttiva dopo l'accensione). Nella foto a destra tutto l'apparato completo di arduino uno, display e sensore, con tutti i fili di collegamento direttamente saldati sul PCB di arduino.
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Ora dobbiamo costruire una scatola adatta a contenere tutto. Caratteristiche della scatola:
- Con l'interno verniciato di nero opaco in modo da evitare riflesioni ed ermetica in modo da evitare infiltrazioni di luce esterna. Questo è fondamentale, quanto usare sempre la stessa provetta (o meglio lo stesso tipo) per contenere il liquido. Cambiando questi parametri la macchina necessita di essere ritarata.
- Il sensore dovrà essere preferibilmente collocato a 10-11 cm dall'oggetto da illuminare, i led impiegati emettono un fascio di luce molto direttivo che si apre sufficientemente solo a questa distanza. Posizionare il sensore troppo lontano è controproducente in quanto diminuisce la luce che lo colpisce e saremmo in questo caso costretti a ricorrere a delle ottiche per migliorarne la sensibilità come ad esempio una lente biconvessa per aumentare la concentrazione della luce sul sensore. In alternativa posizionare il sensore a contatto con la provetta e rendere più direttivi i led. In questo modo cala la luce ma il sensore è molto vicino, quindi più sensibile.
- L'oggetto da misurare dovrà preferibilmente essere l'unico oggetto posto davanti al sensore in grado di emettere luce (in questo caso per riflessione), quindi tutto il resto andrà schermato, questo per aumentare il rapporto segnale utile/luce indesiderata e migliorare la presisione del sistema.
In alto alcune fasi della costruzione della scatola, realizzata in legno.
Conclusioni finali
Lo spettrofotometro si comporta alla prova pratica in maniera discreta, è sicuramente troppo accurato per il lavoro che deve svolgere. La soluzione scelta, come potete vedere negli ingrandimenti delle foto (cliccando con il mouse sulla foto stessa) è quella di mettere il sensore a contatto della provetta e limitare l'apertura del fascio di luce dei led tramite dei tubetti di plastica inseriti sul corpo degli stessi. La scatola è perfettibile ma si tratta di un prototipo che non ha certamente velleità di tipo estetico.
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Pericoli: leggere le avvertenze |